ESSERE TERAPEUTI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: LE RIFLESSIONI DI KATHY STEELE

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Kathy Steele, direttrice del Metropolitan Counseling Services, centro di psicoterapia ad Atlanta (USA) e esperta in psicotraumatologia, riflette su come essere terapeuti in questo specifico momento storico, abbia a che fare con la capacità di essere imperfetti, incompienti e di navigare dentro una situazione confusa. Inoltre, si interroga su come i terapeuti possano mantenere la propria competenza terapeutica in un momento in cui, loro stessi, non sanno come affrontare situazione, del tutto nuova, determinata dall’improvvisa diffusione del virus COVID-19. Infine, si sofferma sul concetto di “embedded suffering”: tipo di sofferenza che è come “incapsulata” e “impressa” nel corpo e nella mente, che non è possibile mentalizzare e su cui non è possibile riflettere. Questo è il tipo di sofferenza che bisogna cercare di cambiare dentro noi stessi e nei pazienti.

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